Come Andare da Gerusalemme in Palestina

Gerusalemme è un crocevia di popoli e culture diverse e durante la vostra permanenza in città non potrete davvero perdere la visita a Betlemme e agli altri territori Palestinesi, ma ecco quindi nel dettaglio come Andare da Gerusalemme in Palestina!

Il punto più comodo dove entrare in Palestina è sicuramente Betlemme quindi vi illustro come spostarsi da Gerusalemme e Betlemme da dove cominciare poi la scoperta della Palestina.

Andare da Gerusalemme in Palestina in autobus

Gli autobus per la Palestina partono dal capolinea degli autobus di Gerusalemme Est, non lontano dalla Porta di Damasco. Ci sono due bus per Betlemme: il 234 che è frequentato quasi interamente da locali e che lascia al checkpoint ed il 231 che invece oltrepassa il checkpoint e vi porta all’interno di Betlemme. Vi consiglio assolutamente di prendere quest’ultimo.

Alla stazione dei bus di Gerusalemme est non ci sono i numeri degli autobus sulle banchine, quindi dovrete chiedere. Il 231 comunque parte dalle banchine di sinistra.

Betlemme è molto vicina ma, dato il traffico della mattina, il bus ci impiega circa 40 minuti.

Al ritorno il bus impiega un po’ meno tempo perché tende ad esserci meno traffico. Sia all’andata che al ritorno i biglietti si comprano a bordo!

Cosa Vedere in Palestina

Una volta arrivati a Betlemme e scesi dal bus ci saranno moltissimi tassisti Palestinesi che vi accoglieranno proponendovi diversi tour: da quello semplice di Betlemme con la Basilica della Natività, il muro di confine ed i graffiti di Banksy oppure tour più lunghi che comprendono anche Hebron ed il Castello di Erode.

Vi lascio un articolo più dettagliato qui:

In generale vi consiglio di parlare con il vostro tassista delle vostre esigenze, dei luoghi che vorreste vedere e del tempo a vostra disposizione e vi accontenterà volentieri. Non dimenticatevi però di concordare il prezzo una volta definito l’itinerario!

Consigli pratici 

In Palestina vi consiglio di girare con una persona del posto (il tassista), non solo per un fattore di sicurezza (il posto è tranquillo ma è comunque un luogo militarizzato dove una sciocchezza può diventare qualcosa di più. Andare in giro con una persona che conosce i luoghi, parla la lingua del posto e conosce a fondo la situazione è assolutamente meglio), ma soprattutto per poter parlare con qualcuno che vive la situazione Palestinese in prima persona.

La storia di questa terra è intricatissima e molto complicata da comprendere, anche stando sul territorio. Poter chiedere e confrontarsi con qualcuno del posto, vedere la situazione attraverso i suoi occhi sarà sicuramente un’esperienza arricchente, sia da un punto di vista culturale che umano.

muro di separazione Betlemme ed Israele

Riflessioni

Guardate le lunghe strade con i posti di blocco e le torrette militari, la semplicità delle case di cemento, l’alternarsi dei villaggi Palestinesi con il divieto di accesso agli israeliani con le colline invece conquistate dagli Israeliani con le bandiere piantate nei sassi, il divieto d’accesso ai Palestinesi ai siti ebraici e tanti piccoli dettagli che vi colpiranno al cuore. Lungo le strade è stato dove più ho percepito quanto poco si conosca di questo conflitto, di questo odio cresciuto negli anni, di questa terra complicata che vive in un equilibrio talmente precario da essere palpabile.

Avrà mai pace questa terra? Prima di arrivare pensavo di si, dopo averla visitata non lo so più. Mi sono resa conto di quanto questa situazione sia complicata ed incomprensibile per chi non la vive in prima persona, sulla sua pelle, tutti i giorni e di come quello soggettivo sia il solo punto di vista possibile per persone nate e cresciute in una situazione di odio reciproco. Ma la speranza di un futuro migliore è insita nello spirito umano e come si dice da queste parti quando si parla di pace: “Inshallah”!

RSS
Follow by Email
Instagram